I predatori del Delta

 

SGOMBRI E SUGARELLI

 

Caratteristiche

Sicuramente le prede che più facilmente possono essere insidiate anche da coloro i quali si approcciano per la prima volta alla pesca a mosca in mare. Si tratta di una pesca fatta sulle cosiddette “cozzare” cioè aree di allevamento delle cozze situate a circa 2-3 miglia dalla costa. Tali aree sono facilmente individuabili in quanto segnalate dalla presenza di una serie di boe: questi sono punti dove tipicamente c’è una forte presenza di nutrimento per i pesci ed in particolar modo per sgombri e sugarelli.

Periodo

Maggio e giugno

Tecnica

E’ una pesca che necessita dell’impiego del brumeggio (facilmente reperibile presso la darsena di Porto Barricata) in quanto consente di concentrare in un’area delimitata il branco di pesce. Spesso sono state effettuate catture anche in blind cast (in ricerca). Questo fa comprendere quanto sia elevata la concentrazione di pesce in quest’area.

Solitamente l’attrezzatura impiegata consiste in una canna 9’ coda 7-8 full sinking cioè affondante per tutta la sua lunghezza. E’ importante che il grado di affondamento della stessa sia elevato (grado V-VI) al fine di portare rapidamente in pesca le nostre mosche. Infatti spesso ci troviamo di fronte a condizioni nelle quali vi sono due flussi di corrente (superficiale e profonda) con direzioni opposte: proprio in questi casi una coda con affondamento rapido favorisce la perforazione della prima corrente superficiale e ci permette di raggiungere le nostre prede in profondità. Per quanto riguarda il mulinello non vi sono particolari indicazioni dato che la dimensione delle prede, salvo rari casi, non necessità l’utilizzo della frizione. E’ invece consigliato l’uso di uno stripping basket che facilita la gestione delle coda soprattutto quando l’equipaggio è composto da 3 o più persone, condizione nella quale non è possibile lasciar appoggiare la coda sul pianale della barca pena il formarsi di fenomenali parrucche e aggrovigliamenti vari con i compagni di pesca.

A discrezione del pescatore è l’utilizzo di una o più mosche collegate al terminale. Riportiamo qui sotto alcuni esempi di artificiali impiegati in questa pesca (ami misura 4-6):

 

 

 

 

 

 

 

 PALAMITE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Caratteristiche

La pesca alle Palamite può essere considerato lo step successivo in termini di difficoltà rispetto alla pesca dello sgombro. Sono pesci dotati di una notevole potenza muscolare e sono molto tenaci in fase di combattimento. Si spostano in branco e si cibano prevalentemente di alici (anche dette acciughe),di sardine e latterini. Con la presenza delle palamite inizia quello che viene definito “il periodo delle mangianze”.

Periodo

Luglio – Ottobre

Tecnica

Si tratta di una pesca con barca in movimento in quanto, dopo una fase di ricerca nelle aree ritenute più favorevoli, individuata la cosiddetta mangianza, è indispensabile raggiungere tale area con la massima rapidità. Proprio in questa caratteristica d’approccio è contenuta parte della difficoltà nella pesca delle palamite. In un attimo si può passare da un’andatura di ricerca ad una folle corsa nella quale è importante sia mantenere una posizione di sicurezza ben ancorati all’imbarcazione sia essere in seguito pronti all’azione. Raggiunto l’obiettivo in maniera intelligente, evitando cioè di avvicinarsi eccessivamente causando rumore ed inevitabilmente la fuga del branco, l’imbarcazione ha un brusco rallentamento nel quale il pescatore deve riuscire a mantenere l’equilibrio in posizione eretta e, allo stesso tempo, effettuare il lancio in modo preciso e rapido (2-3 falsi lanci). Questa breve descrizione esprime in sintesi le dinamiche di tale tecnica. E’ indescrivibile l’adrenalina che scorre nelle vene ogni qualvolta in lontananza si scorgono i segni di una mangianza attiva oppure quei pochi secondi nei quali tutti i tuoi sforzi si concentrano per ottenere un lancio che ti regalerà una grande emozione.

 

 

 

 

 

 

 

Esempi di mangianza

L’attrezzatura consigliata può consistere in una canna 9’ coda #8 oppure #10 sia in relazione alla taglia dei predatori sia in relazione a quanto volete combattere con il pesce. Ovviamente una coda #10 vi permette di forzare più rapidamente la palamita e farsì che il combattimento sia di breve durata. Solitamente viene impiegata una coda full sinking anche se l’azione di pesca ne sfrutta parzialmente la caratteristica di affondamento. Ciò non toglie il fatto che possa essere impiegata anche una coda floating purchè dotata di un profilo decentrato molto accentuato tale da consentire un rapido caricamento della canna.

Il mulinello in questo caso non è più un semplice raccoglitore di coda ma assume un ruolo importante nello scontro con la palamita. E’ quindi opportuno valutare la scelta di un mulinello dotato di una buona frizione in grado di far fronte alle violente sfuriate delle nostre amiche. Gli artificiali impiegati sono montati su ami che vanno dalla misura 1/0 alla 3/0 preferibilmente dotati di affilatura chimica che riduce la possibilità di fallire la ferrata. La scelta dei materiali da costruzione da utilizzare è tra le più varie fatta ad esempio di sole fibre sintetiche, naturali o da entrambe. La tipologia di mosca da utilizzare sarà in funzione del tipo di pesce foraggio cacciato in quel momento e, molto importante, dalla taglia dello stesso che influisce sulla selettività in fase di predazione. Qui sotto trovate qualche esempio che vi tornerà utile in pesca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LAMPUGHE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Caratteristiche

  Pesci dalla stupenda livrea, le cosiddette “brasiliane” per i loro colori che ricordano appunto quelli dell’omonima nazione, sono presenti nel Delta del Po principalmente a largo oltre le 6 miglia ma è possibile, a volte, incontrarle anche più vicino alla costa. Solitamente stazionano ovunque vi sia una sorta di riparo costituito da chiazze di alghe, relitti di ogni genere portati a largo dalle correnti (tronchi e pezzi di legno) oppure nelle zone che evidenziano il cambio di marea. Eccellenti combattenti, una volta agganciate si esibiscono in spettacolari salti nel tentativo di divincolarsi dal nostro artificiale.

Periodo

 Luglio – Ottobre

Tecnica

Solitamente viene impiegata una canna 9′ coda #7 oppure 8 con coda galleggiante decentrata (WF) preferibilmente con profilo molto accentuato nella parte frontale tale da favorire la proiezione di esche voluminose quali popper, crease flies o artificiali top water in generale.  Ciò non esclude di poter insidiare le lampughe anche con i classici streamers ma sicuramente gli attacchi più spettacolari si hanno in superficie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SERRA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Caratteristiche

Anche se presenti in quantità rilevanti rappresenta sicuramente la specie più difficile da individuare e da insidiare. Infatti non manifestano la loro voracità in mangianze superficiali ma leggermente sotto la superficie (vedi foto)e con rapidi cambi d’area. E’ quindi molto complicato individuare la loro zona di caccia ed è quindi necessario una fase di ricerca approfondita al fine di avere qualche chance. 

La foto fa comprendere la particolare modalità con la quale manifestano la loro voracità i pesci serra. In questo circondano un piccolo branco di pesce foraggio per poi banchettare fino alla sazietà!

 

 

 

 

Periodo

A partire dal mese di Marzo

Tecnica

L’attrezzatura da utilizzare è similare a quella indicata per la pesca delle palamite. Un’accortezza da adottare è quella di montare sulla parte finale del terminale un cavetto d’acciaio da 10-15 libbre in quanto questi pesci sono dotati di dentatura molto affilata in grado di disintegrare un comune finale in nylon.

Gli artificiali spaziano dai poppers agli streamers in relazione alla “luna” che gli amici serra manifestano in uno specifico istante. Il serra catturato in foto è frutto di un rapido cambio passando dai continui rifiuti ottenuti con lo streamer ad un popper immediatamente aggredito dopo le prime strippate.

TONNI ALLETTERATI (false albacore)

Caratteristiche

Energia e velocità allo stato puro! Le false albacore nel delta del Po compiono mangianze del tipo sea storm fish e runaway ball come mostra la foto sotto. Le “mangianze” di questi pesci non sono di dimensioni gigantesche come possono fare le palamite. Arrivano in banchi compatti ma non numerosi e offrono spettacoli mozzafiato! Forse i migliori pesci da “mangianza” con cui divertirsi. Le taglie sono degne di nota, esemplari tra gli 8 e 10 kg sono comuni.

Periodo

Luglio – Ottobre

Tecnica

Data la potenza dei tonni alletterati è consigliabile utilizzare canna 9′ coda #12 corredata da un mulinello che garantisca oltre ad un’ottima frizione anche una bobina con capacità elevate di contenimento del backing (almeno 250 yard). Infatti una volta ferrati questi pesci esplodono in una fuga che a volte mette a dura prova la meccanica dei nostri mulinelli. Solitamente si utilizzano mosche su ami 1/0 – 3/0 ed il diametro dei terminali non scende sotto lo 0,45. Le mosche impiegate non differiscono molto da quelle dedicate alle palamite. Ovviamente le misure degli ami devono essere adeguate alla taglia di questi missili!

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